Oggi il tema della sostenibilità in ambito immobiliare è sempre più sentito. Investire in abitazioni altamente efficienti dal punto di vista energetico, infatti, permette non solo di ridurre l’impatto sull’ambiente, ma anche di risparmiare sui costi per il riscaldamento e il raffrescamento e di vivere in una casa più confortevole. Questa, d’altronde, è la strada verso la quale si muove anche la direttiva europea “case green”, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea l’8 maggio 2024, provvedimento che mira a diminuire gradualmente le emissioni di CO2 da parte degli immobili.
Parlando di classi energetiche degli edifici, le abitazioni migliori da questo punto di vista sono quelle in classe A. Ma quali sono le loro caratteristiche? In questo articolo scopriremo insieme le peculiarità e i vantaggi degli immobili in classe A, la differenza tra classe A1, A2, A3 e A4, e i principali interventi utili per passare da una classe energetica più bassa a una più elevata.
Classe energetica di una casa: quali sono le differenze dalla A alla G
Prima di approfondire la classe A e la differenza tra classe A1, A2, A3, A4, facciamo un piccolo passo indietro: che cos’è e a cosa serve la classe energetica di un edificio? Si tratta di un elemento che indica il fabbisogno energetico di un’abitazione sulla base di diversi criteri. Le classi attualmente previste vanno dalla A4 alla G (la classe A, infatti, è a sua volta suddivisa in vari livelli): gli edifici che appartengono alle classi superiori avranno consumi più ridotti, mentre gli immobili che appartengono a quelle inferiori (pensiamo alla classe G) presenteranno consumi più elevati e avranno un notevole impatto sull’ambiente.
Tuttavia, come si legge su Infobuildenergia, in base a quanto stabilito dalla direttiva europea “case green”, entro il 29 maggio 2026 i Paesi membri saranno tenuti ad aggiornare l’APE (Attestato di Prestazione Energetica) tenendo conto della nuova scala di classi prevista dalla direttiva, che va dalla A alla G, con la possibilità per i singoli Stati di identificare un’ulteriore classe (A+) per gli edifici che soddisfano ulteriori requisiti.
Come si calcola la classe energetica di un edificio?
Il calcolo della classe energetica di un immobile è un compito che spetta a un professionista e implica l’esame di una serie di caratteristiche tra cui, ad esempio:
- il livello di isolamento della casa;
- la qualità degli infissi e dei materiali con cui è realizzata;
- il tipo di impianti usati per il riscaldamento e il raffrescamento;
- l’impiego di energie rinnovabili.
Il documento che indica le prestazioni energetiche di una casa è il già citato APE (Attestato di Prestazione Energetica). L’APE è obbligatorio in diverse circostanze – ad esempio nel momento in cui si intende vendere o affittare la casa – e, in generale, ha una validità di 10 anni.
Cosa significa “classe A” per un immobile?
Come abbiamo capito, gli immobili più efficienti dal punto di vista energetico sono quelli che appartengono alla classe A, attualmente suddivisa in ulteriori 4 categorie (A1, A2, A3, A4). Avere una casa in classe A, quindi, significa possedere un’abitazione che presenta numerosi vantaggi, sia di carattere economico e ambientale (data la minor produzione di CO2) sia dal punto di vista del comfort e della qualità abitativa. Un’abitazione in classe A garantisce maggior benessere per gli occupanti rispetto ad altre classi, e lo fa consumando meno energia: se da un lato l’ambiente è più confortevole, grazie a una gestione ottimale della temperatura e della ventilazione interna, dall’altro è possibile anche ottenere un significativo risparmio sulle bollette.
I vantaggi e le caratteristiche degli immobili in classe A
I vantaggi degli immobili in classe A derivano dalle loro caratteristiche. Ecco le principali:
- Grazie a un isolamento efficace di tetto, infissi e pareti si riducono le dispersioni di calore e la temperatura si mantiene costante.
- La presenza di impianti ad alta efficienza e di soluzioni che utilizzano fonti rinnovabili (come pannelli solari e pannelli fotovoltaici) consente di ottenere un risparmio sui costi e di ridurre l’impatto ambientale.
- L’installazione di sistemi di illuminazione a basso consumo e di soluzioni che permettono di controllare e gestire le spese energetiche favoriscono un’ulteriore ottimizzazione.
Il costo di acquisto di una casa in classe A tenderà a essere più elevato, ovviamente, così come quello necessario inizialmente per realizzare interventi che consentono di migliorare la classe energetica di un’abitazione. Esistono comunque opzioni interessanti per chi desidera affrontare questo genere di investimenti. Parliamo, ad esempio, dei mutui green o delle opportunità offerte dai Bonus edilizi 2024.
Le differenze tra classe energetica A1, A2, A3, A4
Ma quali sono le differenze tra i 4 livelli in cui si divide la classe A attualmente? Partiamo dal presupposto che ogni classe identifica uno specifico intervallo di consumo che viene misurato attraverso l’indice di prestazione energetica globale (Epgl). L’Epgl esprime i kilowattora per metro quadrato all’anno che servono per diverse esigenze della casa, come riscaldarla in inverno e raffrescarla in estate, illuminarla, ventilarla e produrre acqua calda sanitaria. In altre parole, dunque, indica l’energia che serve per far sì che l’abitazione raggiunga una condizione di comfort. Sulla base di questo parametro, ecco le differenze tra classe A1, A2, A3, A4:
- Classe A4: consumo inferiore o uguale a 0,40 EPgl.
- Classe A3: consumo maggiore di 0,40 EPgl e inferiore o uguale a 0,60 Epgl.
- Classe A2: consumo maggiore di 0,60 EPgl e inferiore o uguale a 0,80 EPgl.
- Classe A1: consumo maggiore di 0,80 EPgl e inferiore o uguale a 1,00 EPgl.
A4, la classe energetica migliore
Attualmente, dunque, la classe energetica migliore è la A4, in quanto indica un edificio a energia quasi zero. ENEA spiega che “L’edificio a energia quasi zero (nZEB) è definito come un ‘edificio ad altissima prestazione energetica in cui il fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo è coperto in misura significativa da energia da fonti rinnovabili, prodotta in situ’”.
Quali interventi servono per migliorare la classe energetica della casa?
Intervenire su un immobile esistente per migliorare la sua classe energetica richiede quindi una serie di interventi che cambiano in base al caso specifico. Tra i lavori che si possono effettuare ci sono, ad esempio:
- isolamento termico di tetti, pareti e pavimenti;
- sostituzione degli infissi (a tal proposito, ecco alcuni consigli per scegliere gli infissi più adatti);
- sostituzione degli impianti di riscaldamento e raffrescamento esistenti con soluzioni più efficienti a livello energetico;
- utilizzo di soluzioni che fanno uso di energia rinnovabile;
- installazione di sistemi di illuminazione a basso consumo;
- impiego della domotica per monitorare e gestire i consumi.
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