sismabonus 2024

Sismabonus 2024: quali sono le detrazioni per gli interventi antisismici?

Nel 2024 rimane confermato il sismabonus, il bonus edilizio dedicato agli interventi antisismici sugli edifici. Scopri cosa include e come si chiede.
29.02.2024 /
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Fino al 31 dicembre 2024, per le spese sostenute nell’ambito di interventi antisismici è ancora possibile usufruire del Sismabonus, agevolazione che permette di detrarre dalle tasse una parte dell’importo versato per svolgere questi lavori. Scopriamo insieme in cosa consiste il Sismabonus 2024, quali detrazioni prevede, chi può accedervi, come richiederlo e i documenti necessari.

Come funziona il Sismabonus 2024?

Il Sismabonus, valido per le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2024, fa parte del pacchetto Bonus edilizi 2024 e consente di accedere a detrazioni che vanno dal 50% all’85%. Nello specifico, le percentuali sono più elevate quando i lavori portano a una riduzione del rischio sismico e se le opere riguardano parti comuni di condomini. La detrazione può essere applicata sull’IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche) o sull’IRES (imposta sul reddito delle società) e viene ripartita in 5 rate annuali dello stesso importo

Anche per il 2024, invece, non è più possibile avvalersi della cessione del credito o dello sconto in fattura al posto della detrazione fiscale. Queste due opzioni, infatti, sono state abrogate dal Decreto Cessioni (Decreto Legge n.11/2023) che le ha mantenute solo per alcuni casi specifici. 

A chi spetta il Sismabonus 2024?

Il Sismabonus 2024 si applica ai contribuenti – privati o società – che svolgono interventi antisismici su edifici a uso abitativo o utilizzati per attività produttive che si trovano nelle zone sismiche 1, 2, 3 (le zone 1 e 2 sono classificate come ad alta pericolosità, mentre le zone 3 sono considerate a minor rischio). Per quanto riguarda i contribuenti IRPEF, può accedere all’agevolazione non solo chi possiede l’immobile, ma anche chi lo detiene in base a un titolo idoneo – pensiamo all’inquilino, al comodatario o a chi è titolare di un diritto di usufrutto, uso, abitazione, ad esempio – così come il familiare convivente o il convivente di fatto della persona che possiede o detiene l’edificio, per fare altri esempi. L’mmobile oggetto degli interventi deve risultare esistente.

Sismabonus: quali sono gli interventi inclusi nel 2024?

Il Sismabonus 2024 comprende agevolazioni per interventi di adeguamento sismico, di miglioramento sismico ma anche lavori di riparazione o locali che riguardano elementi strutturali singoli. Ricordiamo che sono oggetto di detrazione anche le spese sostenute per la classificazione e la verifica sismica degli edifici. Oltre alle detrazioni che vedremo a breve, resta confermato anche il Sismabonus Acquisti: chi compra un immobile che si trova nelle zone a rischio sismico 1, 2 o 3, che è stato sottoposto a un’opera di demolizione e ricostruzione, può usufruire di una detrazione fiscale del 75% o dell’85% dell’importo sostenuto (fino a un massimo di spesa di 96.000 euro), a seconda che l’intervento abbia permesso di passare a una o a due classi di rischio inferiori, sempre da ripartire in 5 rate annuali di pari importo.

Sismabonus 2024: tutte le detrazioni previste

Entriamo ora più nel dettaglio e vediamo quali sono le detrazioni previste dal Sismabonus 2024. Come anticipato, la percentuale sale se le opere effettuate portano a una diminuzione del rischio sismico. Ecco dunque le aliquote: 

  • 50%: è la detrazione riservata agli interventi che non permettono un miglioramento della classe di rischio sismico;
  • 70%: è la percentuale detraibile se i lavori consentono di passare a una classe di rischio Inferiore;
  • 80%: è l’aliquota applicabile quando i lavori antisismici permettono di scendere di due classi di rischio.

La detrazione va calcolata su un massimo di spesa di 96.000 euro per ogni unità immobiliare (per ciascun anno). 

Detrazioni maggiori per gli interventi antisismici condominiali

Il Sismabonus prevede che se gli interventi sono stati svolti su parti comuni di edifici condominiali portando a una diminuzione della classe di rischio sismico, siano possibili detrazioni più elevate:

  • 75% se i lavori hanno permesso di passare a una classe di rischio inferiore;
  • 85% se si passa a due classi di rischio inferiore.

Anche in questo caso la percentuale di detrazione viene calcolata su un massimo di spesa di 96.000 euro da moltiplicare per il numero delle unità immobiliari appartenenti al condominio, da restituire in 5 rate annuali del medesimo importo.

SuperSismabonus

Per gli interventi sulle parti comuni dei condomini, per le spese sostenute nel 2024 resta anche la possibilità di usufruire ancora del SuperSismabonus che quest’anno, però, scende al 70%, mentre nel 2025 al 65%.

Ecosismabonus: un’ulteriore opportunità per gli edifici condominiali

Se sulle parti comuni di un edificio condominiale si svolgono contestualmente opere di riqualificazione energetica – previste dall’Ecobonus 2024 – e interventi antisismici è possibile utilizzare il cosiddetto Ecosismabonus. La detrazione sarà dell’80% se i lavori permettono di ridurre di una classe il rischio sismico, e dell’85% se si passa a due classi di rischio inferiore. A differenza del Sismabonus, il massimo di spesa è di 136 mila euro da moltiplicare per ogni unità abitativa dell’edificio condominiale, e la cifra prevista viene restituita in 10 anni, sempre attraverso rate annuali di pari importo.

Come si richiede il Sismabonus 2024?

È possibile richiedere il Sismabonus 2024 tramite dichiarazione dei redditi inserendo i dati catastali riferiti all’immobile, i dati della registrazione dell’atto che permette al richiedente di detenere l’edificio (se i lavori sono stati svolti dal detentore), ad esempio il contratto di locazione, e gli altri dati necessari. Per i lavori svolti su parti comuni di edifici condominiali, basta che i singoli condòmini inseriscano il codice fiscale del condominio. In ogni caso, è bene farsi seguire da un esperto per compilare la dichiarazione in modo corretto. 

La documentazione necessaria

C’è inoltre una serie di documenti che è importante avere e conservare quando si richiede il Sismabonus, tra cui:

  • comunicazione preventiva all’ASL, quando richiesta;
  • abilitazioni amministrative da cui si evince la data di inizio e il tipo di lavori svolti o, se mancano, un’autocertificazione che documenta la data di inizio degli interventi e la detraibilità delle spese effettuate;
  • fatture o ricevute che dimostrano la spesa sostenuta;
  • bonifico bancario o postale: per beneficiare del Sismabonus, infatti, è necessario effettuare i pagamenti con queste modalità, indicando una serie di elementi quali causale del versamento, codice fiscale di chi usufruisce dell’agevolazione, partita Iva o codice fiscale di chi riceve il bonifico;
  • documenti riferiti ai pagamenti che possono non essere fatti con bonifico (ad esempio quelli relativi agli oneri di urbanizzazione o all’imposta di bollo);
  • autocertificazione che attesti che la spesa su cui è calcolata la detrazione non supera il limite previsto dalla legge;
  • dichiarazione dell’amministratore di condominio che certifichi di aver rispettato tutti gli obblighi di legge, attesti la somma corrisposta dal condominio e la misura della detrazione;
  • copia dell’asseverazione della classe di rischio dell’immobile precedente al lavoro svolto e quella raggiungibile dopo l’intervento;
  • copia dell’attestato di conformità degli interventi eseguiti al progetto depositato, come asseverato dal progettista;
  • in caso di condominio minimo, in assenza di codice fiscale, un’autocertificazione che documenti la natura dei lavori svolti e mostri i dati catastali delle unità immobiliari comprese nel condominio;
  • atto di cessione dell’immobile, quando questo contiene la previsione che il diritto a beneficiare della detrazione rimarrà in capo al cedente. 

Per l’acquisto di una casa antisismica usufruendo del Sismabouns Acquisti saranno invece necessari l’atto di acquisto dell’immobile e una documentazione che indichi una serie di informazioni importanti, quali tipo di intervento svolto, zona sismica in cui si trova l’edificio, data in cui i lavori si sono conclusi, efficacia delle opere svolte nel ridurre il rischio sismico. 

Sapere come funzionano bonus come quello sugli interventi antisismici è importante per valutare con più consapevolezza l’opportunità di usufruire di determinate agevolazioni che favoriscono le opere edili. In ogni caso, è fondamentale confrontarsi con esperti e consulenti tecnici per capire quali sono i più adatti alle proprie esigenze e per conoscere tutti i dettagli di tipo tecnico e normativo. 

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