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Ciampino, l’IGDO torna bene pubblico

L'IGDO, l’Istituto Gesù Divino Operaio, è tornato un bene pubblico, ma i tempi per la riqualificazione si prevedono lunghi
15.11.2021 /
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Riqualificazione in vista per l’Istituto Gesù Divino Operaio, ma con tempi lunghi

Da decenni, nel cuore di Ciampino, sorge un edificio fantasma, semi-abbandonato e in rovina. Si tratta dell’IGDO, l’Istituto Gesù Divino Operaio, costruito un secolo fa ma inutilizzato da decenni. Con una delibera della Giunta comunale, nel luglio scorso, è stato posto il primo atto ufficiale per il recupero di questo bene storico del territorio di Ciampino; un recupero che però, a causa della successiva caduta della Giunta stessa, e dell’inevitabile commissariamento, vede i suoi tempi allungarsi in modo indefinito.
Ricapitoliamo brevemente le vicende relative a quest’area.
L’IGDO è uno dei più antichi edifici di Ciampino, un complesso che nacque insieme alla stessa città e che quindi ne rappresenta la storia. L’Istituto fu edificato nel 1922, quando prese vita il progetto di una città basata sul modello inglese delle Città Giardino, da costruire attorno all’aeroporto, inaugurato proprio in quel periodo.
L’imponente struttura, una volta terminata, fu adibita a Collegio femminile delle suore “Ancelle della Carità”, in cui si educavano ed istruivano le ragazze delle famiglie ricche della Roma “bene”. Successivamente, durante la guerra, il Collegio fu riconvertito per scopi militari, data anche la vicinanza strategica con l’aeroporto.
Nel 1943 Ciampino fu bombardata dagli Alleati e fu colpito anche l’IGDO, che rimase in larga parte distrutto; di fatto, da allora l’edificio è stato destinato all’edilizia cittadina, ed è stato rifugio per persone in difficoltà e senzatetto, nonché luogo di attività illegali di ogni tipo.
Poi, qualche anno fa, nel 2016, la struttura intera andò all’asta previa autorizzazione del MiSE; un’asta da cui uscì vincitore un investitore privato che acquisì l’intera area per poco più di un milione e mezzo di euro.
La Giunta Comunale, dopo aver cercato a più riprese un accordo con questo investitore privato – l’obiettivo era di far diventare questo edificio, di 65.000 metri cubi sparsi su tre ettari proprio nel centro di Ciampino, il cuore pulsante della cittadina – ha infine compiuto un atto storico, facendo valere il diritto di prelazione che, in sede di asta, era stato garantito al Comune e che poteva essere esercitato nei 5 anni successivi all’asta stessa.
Di fatto, con la delibera n° 72 del 15 luglio 2021, la Giunta Comunale di Ciampino ha acquisito l’IGDO al Patrimonio Pubblico del Comune stesso, investendo una somma di poco superiore a quella spesa all’asta dall’investitore privato (cifra che si considera recuperabile vista la mancata corresponsione dell’IMU da parte del privato stesso).
E ora?
Il Sindaco Daniela Ballico, a cui va il merito di questa delibera nel mese di luglio, a fine agosto ha chiuso anticipatamente il suo mandato, essendo finita in minoranza la votazione sul bilancio comunale. Questo ha aperto la strada al commissariamento del Comune che durerà fino alla prossima primavera.
Risulta quindi molto difficile che si discuta di progetti di riqualificazione, almeno finchè ci sarà questa situazione politica.
Rimane però agli atti l’acquisizione pubblica di questa struttura, un evento atteso da tutti i cittadini di Ciampino da decenni, e che risulta essere il primo passo di un processo di risistemazione e riconsegna al bene pubblico di questo edificio, il cui abbandono è stato una ferita aperta nel cuore della cittadina.

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