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Come funziona la detrazione dell’affitto

Detrazione per l'affitto: a chi spetta? Tutti i casi e i limiti relativi alle agevolazioni fiscali per il pagamento di canoni di affitto per immobili residenziali, destinati ad abitazione principale.
13.11.2023 /
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I conduttori dei contatti di locazione (inquilini) hanno diritto, in alcuni casi, a una detrazione sulle spese dell’affitto. Tale agevolazione fiscale varia sulla base della tipologia del contratto di locazione e del reddito complessivo.

La normativa vigente prevede diverse casistiche di detrazione per l’affitto. In generale, l’inquilino può lecitamente ridurre le imposte lorde in funzione del proprio inquadramento come contribuente e del valore della casa affittata. Se il contratto di locazione è intestato a più soggetti, ciascuno di essi può beneficiare della detrazione “pro quota”, vale a dire in base alla quota del contratto intestata, facendo riferimento al proprio reddito complessivo.

Il pagamento del canone di locazione per l’abitazione principale è considerato dal legislatore un onere meritevole di agevolazione fiscale. Quindi, il primo caso, quello più comune, che implica una detrazione rimanda al contratto stipulato per l’abitazione principale.

Tale detrazione è riconosciuta per tutte le tipologie e durate di contratto (compreso dunque quello transitorio e il canone concordato). Il requisito fondamentale è dato dal reddito. L’agevolazione fiscale è infatti limitata a coloro che hanno un reddito fino a una certa soglia, pari a 30.987,41 euro l’anno.

Si ha dunque diritto a 300 euro di detrazione se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro. La detrazione scende a 150 euro se il reddito complessivo è superiore a 15.493,71 euro (ma non superiore al già citato limite di 30.987,41).

Gli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale locati in regime convenzionale hanno invece diritto a una detrazione da 495,80 euro nel caso di reddito inferiore a 15.483,71 euro o a 247,90 euro con reddito compreso fra 15.493,71 e 30.987,31 euro.

Anche tutte le altre detrazioni relative agli affitti per inquilini si basano su requisiti precisi e rivelano poi dei limiti per quanto riguarda gli importi spettanti.

Detrazione affitto: abitazione principale, studenti e lavoratori

Sia i lavoratori che gli studenti fuori sede possono beneficiare di importanti detrazioni sul contratto di affitto. Ma anche qui l’agevolazione fiscale segue specifiche regole e precisi limiti sugli importi di spesa.

Per gli studenti universitari l’accesso alle agevolazioni fiscali sulla spesa dell’affitto è stato reso negli ultimi anni un po’ meno complicato. Le spese dell’affitto per studenti fuori sede sono detraibili fino a un massimo di 2.633 euro l’anno. La detrazione fiscale prevista è del 19% e le spese devono essere dimostrabili. Bisogna per questo far attenzione che il contratto sia a norma ed è necessario anche preoccuparsi della corretta archiviazione di tutte le ricevute dei pagamenti.

Nel caso di lavoratori fuori sede titolari di contratto di affitto è prevista una detrazione più alta: un’agevolazione fiscale in misura pari a 991,60 euro per i primi tre anni di contratto se il reddito è inferiore ai 15.493,71 euro. La detrazione scende a 495,89 euro con reddito fino a 30.987,41 euro.

Detrazioni speciali per giovani

La quarta detrazione sull’affitto possibile riguarda i giovani inquilini. Gli affittuari di età compresa tra i venti e i trentuno anni, sempre per quanto riguarda gli alloggi adibiti ad abitazione principale, possono ottenere una detrazione pari al 20% del canone, se il reddito complessivo è do 15.493,71 euro e l’affitto non eccede la spesa di 2.000 euro (cosiddetto Bonus affitti).

Tale speciale forma di detrazione spetta solo per i primi quattro anni dalla stipula del contratto. In più, per usufruire della detrazione l’unità immobiliare locata deve essere diversa dall’abitazione principale dei genitori dell’inquilino o di coloro cui lo stesso è affidato.

Va ricordato che per beneficiare delle detrazioni previste per l’affitto di un immobile non è necessario trasferire la propria residenza. Basta conservare alcuni documenti: le prove in grado di attestare che il soggetto richiedente abiti effettivamente nell’immobile locato. Ciò per soddisfare le esigenze degli studenti e dei lavoratori fuori sede.

Per accedere a queste detrazioni bisogna compilare il Modello 730. Più precisamente il rigo E71 o E72 della “SEZIONE V – Detrazione per gli inquilini con contratto di locazione”, usando il codice relativo alla propria categoria di appartenenza.

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