bonus affitto 2023

Bonus affitto 2023, vediamo chi può beneficiarne e quali sono i requisiti!

Bonus affitto 2023: che tipo di agevolazioni sono attive per sostenere i cittadini in difficoltà con il pagamento del canone di locazione? Ecco i bonus per i cittadini a basso reddito e per i giovani Under-31.
22.05.2023 /
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La legge di bilancio del Governo Meloni ha confermato la disponibilità del bonus affitti anche nel 2023. La misura è dedicata specificatamente ai giovani che intendono rendersi indipendenti e ai nuclei familiari con determinati requisiti.

Per far fronte alle esigenze dei cittadini e favorire al contempo una politica di sostegno alle famiglie, nuove o già formate, il Governo ha adottato varie misure di aiuto per coloro che non riescono a far fronte alle spese derivanti dalla sottoscrizione di un contratto di locazione

Sono nati così il Fondo sostegno alla locazione per garantire l’accesso a un bonus per gli affitti a un bacino piuttosto ampio di richiedenti e il Bonus affitto giovani 2023

Per le famiglie che hanno i requisiti per accedere al Fondo sostegno alla locazione è previsto un contributo erogato mensilmente, pensato per poter sostenere il pagamento del canone d’affitto: tale bonus varia da Regione a Regione.

Il bonus affitto per i giovani, invece, è un’agevolazione statale destinata a tutti i cittadini di età compresa tra i venti e i trentuno anni. Un aiuto finalizzato a sostenere coppie o giovani single che si trovano in difficoltà economica e che intendono raggiungere la loro indipendenza abitativa.

Come funziona il Bonus affitto 2023 e quali sono i requisiti

Il Bonus affitto giovani 2023 prevede la detrazione dall’imposta lorda di 991,60 euro per i primi quattro anni del contratto di locazione. E nel caso in cui il costo dell’affitto dell’abitazione fosse superiore all’importo suggerito, la detrazione dovrebbe corrispondere al 20% dell’importo stesso. Ma c’è un limite: il canone di locazione non deve superare i 2.000 euro mensili. La detrazione, come già detto, spetta ai giovani di età compresa tra i venti e i trentuno anni non compiuti. Richiedenti in possesso di un reddito non superiore ai 15.493,71 €, che stipulano un contratto di locazione a Canone Libero per un’unità immobiliare da destinare a propria residenza.

In realtà il bonus in questione era già stato introdotto nel 2022, cioè prima dell’insediamento del nuovo Governo, con il fine esplicito di aiutare i giovani a raggiungere l’indipendenza dal tetto familiare.

Il bonus affitto 2023 è legato alla residenza principale del richiedente. In pratica, il giovane deve aver stipulato un contratto di affitto e non è possibile richiedere l’agevolazione se si vive ancora in casa dei genitori. L’immobile preso in locazione, ovviamente, non deve essere lo stesso dei genitori (suona strano, ma qualche furbo avrebbe potuto affermare di vivere in affitto in casa dei propri genitori). Poi, non deve essere catastalmente identificato come A1 (abitazione di tipo signorile), o a uso turistico.

Il contratto di locazione deve essere tassativamente stipulato prima del compimento del trentunesimo anno d’età e la detrazione spetta fino all’anno d’imposta in cui si sono compiuti i trentun’ anni. Il requisito anagrafico è soddisfatto pure se il compimento dell’età limite arriva ad anno in corso. Si può fruire quindi della detrazione anche entrando nei trentadue anni.

Come presentare la domanda

Ovviamente, l’agevolazione non è uno sconto sull’affitto. Il richiedente, dopo aver presentato la domanda, potrà ottenere il bonus sotto forma di credito di imposta, che potrà essere utilizzata tramite la dichiarazione dei redditi, cioè nel 730. Nel 740 si ottiene la detrazione compilando il Rigo E71, inserendo il codice 4. Per il 730, invece, tutte le indicazioni sono fornite nelle istruzioni alla compilazione stessa del modello del 2023.

Per presentare la domanda, bisogna conservare alcuni documenti: il contratto registrato e le ricevute di pagamento dei canoni. Senza è impossibile ottenere il bonus. 

La richiesta della misura di sostegno all’affitto per i più poveri, invece, va inoltrata al Comune di residenza. Ricevuta la domanda, il Comune, dovrà accertare la presenza dei requisiti necessari, che variano di Regione in Regione. Di solito, sono indispensabili questi documenti: l’ISEE riferito all’anno precedente, la copia del contratto di affitto regolarmente registrato presso l’Agenzia delle Entrate e un documento di identità valido.

Fondo sostegno alla locazione

Per quanto riguarda il Fondo sostegno alla locazione, come abbiamo scritto all’inizio di questo articolo, è previsto un contributo erogato mensilmente, pensato per poter sostenere il pagamento del canone d’affitto. L’importo che lo Stato destina per l’erogazione del Bonus Affitto ammonta a circa 330 milioni di euro e le Regioni dovranno poi ripartire la somma tra i Comuni.

Il Decreto Legge ha stabilito i requisiti che il richiedente deve avere per ottenere il sostegno del Fondo: un ISEE inferiore a 17.145 euro oppure che hanno registrato una perdita del reddito IRPEF superiore al 25% con un ISEE fino ai 35.000 euro. Tale perdita deve essere verificabile tramite l’attestazione ISEE del 2022 oppure tramite il confronto con le dichiarazioni fiscali.

Il sostegno del Fondo è per tutti coloro che sono in possesso della cittadinanza italiana. Oppure in possesso di una cittadinanza di un Paese facente parte dell’Unione Europea; di un permesso di soggiorno di una durata di almeno un anno, oppure di un permesso di soggiorno UE di lungo periodo.

Infine, è necessario essere residente presso l’immobile per il quale si richiede il Bonus. Ed è fondamentale che i pagamenti del canone di affitto siano in regola e che il contratto di locazione sia regolarmente registrato.

Link utili:

https://www.regione.lazio.it/cittadini/casa/fondo-di-sostegno-alla-locazione

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