In qualità di società di consulenza immobiliare specializzata nell’affiancare le imprese di costruzione nella realizzazione e commercializzazione di progetti immobiliari, l’attenzione verso il mondo dell’edilizia rappresenta un aspetto molto importante per noi di Residenze.
In particolare sappiamo bene che oggi, per un’impresa che opera in questo settore, è fondamentale conoscere alcune delle più importanti certificazioni in ambito edile e saper distinguere tra quelle obbligatorie e quelle che, pur non essendo tali, contribuiscono comunque a valorizzare il proprio operato, e a consolidare la credibilità dell’azienda. Abbiamo quindi deciso di approfondire questo tema per offrirti una panoramica chiara e aggiornata delle principali certificazioni utili nel settore.
Cosa sono le certificazioni edili e a cosa servono
Se sei un imprenditore edile saprai certamente che le certificazioni rappresentano un elemento molto importante per la tua attività, in quanto attestano la conformità dell’azienda a specifici requisiti normativi e di qualità. Si tratta di vere e proprie dichiarazioni che confermano come l’impresa operi nel rispetto di determinati standard e requisiti.
In questo modo, l’impresa dimostra non solo il rispetto delle normative, ma anche l’impegno costante nel mantenere elevati livelli di qualità e sicurezza all’interno del proprio lavoro.
Le principali certificazioni per un’impresa edile
Ecco quindi una panoramica di alcune delle più importanti certificazioni che un’impresa edile può (o in certi casi deve) ottenere. Vediamo quali sono e a cosa servono.
Certificazione SOA
La certificazione SOA attesta che l’impresa edile ha i requisiti tecnici ed economici per partecipare a gare d’appalto per lavori pubblici di importo superiore a 150.000 euro. Può essere rilasciata esclusivamente dalle Società Organismi di Attestazione (SOA), enti autorizzati dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), ha una validità di 5 anni, e dopo 3 anni è prevista una verifica di controllo dei requisiti.
A partire dal 1° luglio 2023, inoltre, anche le imprese che eseguono lavori privati di importo superiore a 516.000 euro, legati ai cosiddetti “Bonus edilizi”, sono tenute a possederla.
Certificazione ISO 9001 – Gestione della qualità
Si tratta di una norma internazionale che regola l’adozione di un sistema di gestione della qualità all’interno dell’organizzazione, indipendentemente dal settore di appartenenza. La ISO 9001 attesta che un’azienda è capace di offrire prodotti o servizi in modo costante, affidabile e conforme alle aspettative del cliente. Nel campo dell’edilizia, in particolare, un’impresa in possesso di questa certificazione disporrà di processi organizzativi chiari e ben strutturati per ogni fase del progetto.
Questo può aumentare la competitività dell’azienda, facilitare l’accesso al mercato e migliorare l’organizzazione interna. Generalmente non è una certificazione obbligatoria, ma diventa un requisito necessario in contesti specifici, ad esempio per partecipare a gare pubbliche che superano determinate soglie.
Certificazione ISO 14001 – Gestione ambientale
La ISO 14001 riguarda la gestione e il miglioramento delle proprie prestazioni ambientali. La norma aiuta l’impresa a identificare impatti e rischi a livello ambientale, attuando politiche di miglioramento e dimostrando impegno nella sostenibilità.
Anche se in genere si tratta di una certificazione non obbligatoria, in un contesto sempre più orientato a un’edilizia sostenibile possedere la ISO 14001 può rappresentare un importante elemento distintivo sul mercato, che dimostra la propria responsabilità in questo ambito.
Certificazione ISO 45001 – Gestione di salute e sicurezza sul lavoro
La certificazione ISO 45001 è un altro standard molto importante, perché definisce i requisiti per gestire la salute e la sicurezza dei lavoratori. Riguarda quindi i rischi sul luogo di lavoro, l’attuazione di misure preventive, il miglioramento delle condizioni lavorative e la riduzione di incidenti e malattie professionali. Nell’ambito di un settore ad alto rischio come questo, disporre di procedure strutturate di questo genere rappresenta un elemento imprescindibile.
Questa certificazione volontaria testimonia l’attenzione dell’impresa verso la sicurezza e la tutela dei dipendenti, inoltre rafforza la fiducia e la reputazione agli occhi dei committenti.
Criteri Ambientali Minimi (CAM)
I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono requisiti tecnici e ambientali stabiliti dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per garantire che gli appalti pubblici rispettino principi di sostenibilità ambientale.
A volte vengono confusi con una certificazione, ma non lo sono. Si tratta infatti di parametri obbligatori previsti nei bandi di gara per l’edilizia pubblica, applicabili ai servizi di progettazione e agli interventi di nuova costruzione, ristrutturazione o manutenzione degli edifici pubblici, al fine di ridurre l’impatto ambientale.
Altri esempi di certificazioni in ambito edile
Quelle che abbiamo citato, ovviamente, sono solo alcune delle certificazioni in edilizia. Si possono aggiungere, ad esempio, la ISO 50001, che riguarda l’efficienza energetica, la SA 800, inerente alla responsabilità sociale d’impresa, ReMade in Italy, in linea con i requisiti dei CAM, e certificazioni che riguardano l’edificio come LEED, per esempio.
Per un’impresa edile operare in un contesto competitivo, regolamentato e sempre più orientato a sostenibilità, trasparenza e qualità significa valutare con attenzione anche le certificazioni più adeguate al proprio profilo e al tipo di commesse che intende affrontare.
Desideri approfondire altre tematiche riguardanti il settore edile? In questo caso ti aspettano tanti approfondimenti nelle sezioni dedicate all’edilizia e alle normative.
