isolamento termico pavimento

Quando conviene l’isolamento termico del pavimento

L'isolamento del pavimento aiuta a limitare la perdita di calore e migliora l'efficienza energetica. Come si fa? E quando conviene?
09.01.2024 /
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L’isolamento termico del pavimento è una strategia utile a mantenere la casa calda, a ridurre le correnti d’aria e a tagliare gli sprechi e quindi il costo delle bollette energetiche. 

Coibentare il pavimento interno migliora anche l’isolamento termoacustico. Non si tratta dunque soltanto di evitare dispersioni di calore e di tenere sotto controllo l’umidità ambientale in locali particolarmente “difficili” come piani terra, cantine e garage. Anche i pavimenti di abitazioni condominiali o non a diretto contatto con l’umidità di risalita dal piano interrato possono infatti risultare freddi o poco isolati. 

Senza un isolamento termico efficace, ogni stanza tende a disperdere fino al 15% del calore naturale o artificiale. Tale dato è sufficiente per comprendere quanto si possa risparmiare abbattendo la dispersione termica. 

Di norma, le camere non riscaldate sono più soggette a problemi di umidità, quindi sono quelle in cui sembra più importante procedere a un intervento di isolamento. In ogni caso, il problema principale per chi ha necessità di risolvere una situazione di questo genere riguarda l’invasività dell’intervento.

La paura è che i lavori necessari a isolare correttamente il pavimento debbano per forza implicare un’opera di ristrutturazione.

Isolamento termico del pavimento senza lavori invasivi

La procedura standard per isolare una pavimentazione parte dalla rimozione dei pavimenti esistenti, dopodiché si deve procedere con il rifacimento del massetto, l’installazione del materiale isolante e la posa a colla di nuove mattonelle in ceramica. Seguono poi altri interventi, più o meno costosi e delicati.

Ma in realtà è possibile procedere anche diversamente. Per esempio con una posa sopra il pavimento esistente di listoni di parquet o laminato. Oppure di altri tipi di pavimenti. L’importante è riuscire a interporre tra vecchio e nuovo pavimento del materiale isolante. Si tratta di una posa a secco, che non prevede collanti. E in questo modo si evitano veri e propri lavori di ristrutturazione. Volendo, si potrebbe anche operare in modalità fai da te. Il consiglio, però, è di lasciar fare a chi se ne intende.

Le possibili opzioni per l’installazione di un isolante termico dipendono dal tipo di pavimento. Per i pavimenti sospesi (tipicamente con assi) è tutto più semplice, mentre la faccenda si complica un po’ con i pavimenti solidi e quelli piastrellati.

Chi non intende rifare completamente l’intera pavimentazione può dunque sollevare il pavimento frapponendo del materiale isolante fra la nuova superficie piana di sottofondo e quella originale. La seconda opzione è naturalmente più economica, ma richiede molta attenzione, dato che è essere facile rovinare il pavimento esistente durante il sollevamento. Meglio dunque assumere un professionista.

Quando si tratta di sollevare pavimenti solidi, è di solito abbastanza complicato introdurre un isolamento termico permanente. Se il materiale isolante va sotto il massetto, bisogna poi inevitabilmente eliminare la pavimentazione esistente e rifare tutta la stratigrafia del pavimento, a partire dalla soletta. Inoltre, il materiale isolante deve essere in grado di reggere il peso del massetto in calcestruzzo e del pavimento, e non può dunque essere un isolante qualsiasi.

Fibra di cocco o altri rivestimenti per pavimenti traspiranti possono aiutare. Bisogna evitare di coprire il pavimento con materiali isolanti impermeabili o tappeti con il retro in gomma, poiché non permettono la traspirazione dell’umidità.

Per isolare un pavimento si usano di norma tre materiali. Il massetto termico (che costa intorno ai 20 euro al mq), l’argilla espansa (25 euro al mq) e la perlite espansa (27 euro al mq). 

I materiali di nuova generazione sono un po’ più costosi ma offrono maggiore efficacia. Un tappetino termoriflettente può invece costare intorno ai 30 euro al mq. Gli isolanti in poliuretano XPS viaggiano intorno ai 40 euro al mq. I tappetini in areogel superano i 65 euro al mq. Mentre per la nanoresina isolante ci vogliono più di 100 euro al mq.

I costi della manodopera, ovviamente, variano in base alla zona in cui i lavori sono richiesti.

Come isolare un pavimento già esistente?

Per l’isolamento termico dei pavimenti esistenti è possibile sfruttare due metodi. Il primo è la creazione di un massetto termico, che oltre a isolare termicamente, attutisce anche suoni e rinforza come un nuovo sottofondo la pavimentazione. Il secondo metodo è quello di utilizzare un materassino per isolamento termoacustico, su cui posare un pavimento a incastro.

Coibentare un pavimento esistente non è mai troppo semplice, dato che diventa indispensabile creare uno strato isolante a basso spessore, che non perda efficacia e robustezza.

Come abbiamo anticipato, per non rimuovere la pavimentazione si può applicare l’isolamento termico sul pavimento esistente. Per farlo, oggi si usano soprattutto delle nanoresine impermeabilizzanti e termoisolanti che tuttavia hanno un costo molto più alto rispetto alle resine tradizionali.

In alternativa si può applicare un tappetino isolante in aerogel (spesso pochi millimetri) sul quale andrà posato un pavimento a secco.

Per non intraprendere lavori di ristrutturazione lunghi e costosi, in alcuni casi (per esempio negli appartamenti posti ai piani superiori) è possibile dunque poggiare lo strato isolante sopra la pavimentazione esistente.

C’è anche una soluzione ancora più semplice: posare un tappetino termoriflettente-fonoassorbente sul pavimento esistente e coprire il tutto con un pavimento flottante.

 

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