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26.04.2023 /

Case green e certificazioni LEED: a che punto siamo in Italia?

La certificazione LEED valuta il livello di sostenibilità raggiunto da un edificio o da un quartiere. E in Italia, malgrado le apparenze, esistono ormai numerose costruzioni certificate o in via di certificazione.

Secondo i dati dell’analisi condotta dallo U.S. Green Building Council (U.S. GBC), un’organizzazione privata senza scopi di lucro che promuove appunto la sostenibilità nella progettazione, nella costruzione e nel funzionamento degli edifici, l’Italia è nella top-10 mondiale per numero di costruzioni certificate LEED nel 2022.

La certificazione, sviluppata e promossa proprio dalla U.S. Green Building Council, va intesa come un sistema volontario per attestare lo stato “green” e sostenibile di un edificio rispetto al suo intero ciclo di vita. L’acronimo LEED sta per Leadership in Energy and Environmental Design (ruolo di guida nella progettazione energetica e ambientale).

Tale certificazione avviene secondo una check-list basata su elementi connessi al tema della sostenibilità. Sono sei le categorie fondamentali: risparmio energetico, rispetto dell’ambiente circostante e delle caratteristiche del sito, gestione dell’acqua, materiali e risorse di utilizzo, qualità dell’aria interna e grado di innovazione (anche in fase progettuale). Per ogni categoria l’edificio ottiene un punteggio. Dalla somma di questi punteggi si arriva al livello raggiunto di certificazione. Il minimo è 40 punti. Dai 50 ai 59 punti l’edificio ottiene una certificazione Argento. Dai 60 ai 79, arriva la certificazione Oro. Superati gli 80 punti si ha invece diritto a una certificazione Platino.

Al di là dei presupposti etici e ambientali che guidano i criteri di queste certificazioni, va notato che l’immobile certificato accresce il suo valore sul mercato. Proporre in vendita un’abitazione certificata LEED significa dunque risaltare in contesto immobiliare. 

Come certificare LEED un edificio in costruzione o ristrutturato

Chi intende progettare un edificio o dare inizio a un intervento di ristrutturazione può dunque richiedere una certificazione LEED atta a riconoscere la sostenibilità dello stabile. Esistono differenti certificazioni per ogni destinazione d’uso. Gli immobili da valutare non sono infatti soltanto appartamenti: possono essere locali commerciali, scuole, edifici di pubblica utilità, ospedali…  

Per certificare un edificio con il protocollo LEED è necessario rivolgersi all’U.S. BGC o al Green Building Council Italia. Per ricevere assistenza e consulenza è sempre consigliabile interfacciarsi con un esperto qualificato, competente nel processo di certificazione LEED.

In Italia sono parecchi gli edifici già certificati. L’U.S. GBC ha di recente annunciato la classifica dei Paesi con il maggior numero di certificazioni LEED nel 2022. E la prima impressione è che un po’ dovunque nel mondo il mercato degli edifici sostenibili sta crescendo con estrema rapidità.

La classifica dei Paesi con più costruzioni sostenibili

Per il secondo anno, la Cina è in cima alla classifica, con 1.121 progetti LEED certificati, che coprono oltre 16 milioni di metri quadrati lordi. L’India è salita parecchio, e ora è seconda con 323 progetti per un totale di oltre 10 milioni di metri quadrati.

Al terzo posto c’è il Canada, con 248 progetti già sviluppati. Il Brasile è quarto con 108 progetti LEED totali. Al quinto posto c’è la Svezia, con 52… Va ricordato che dalla classifica sono esclusi gli Stati Uniti, che altrimenti dominerebbero su tutti gli altri Paesi.

E l’Italia? In questa classifica il nostro Paese è al nono posto, con novantasei progetti totali, per più di 1,34 milioni di metri quadrati lordi. Un ottimo risultato, che ci pone sopra la Spagna, la Germania e la Francia (queste ultime due nazioni non sono nemmeno in top-10).

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