tabelle millesimali

Cos’è e quando si usa la tabella millesimale

Tabelle millesimali, fondamentale riferimento per condòmini e amministratori di condominio: ecco cosa sono
25.07.2022 /
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Chi vive in condominio ha per forza a che fare con una o più tabelle di questo tipo: ecco in quali occasioni

Fondamentale riferimento per condòmini e amministratori di condominio, le tabelle millesimali sono a volte anche motivo di impazzimento e causa di discussioni per chi si trova ad applicarle. Di sicuro si tratta tuttavia di uno strumento indispensabile per gestire la convivenza all’interno dei condomini. Vediamo dunque che cosa sono e quando si utilizzano.

Tabella millesimale: cos’è

Le tabelle millesimali sono rappresentazioni della suddivisione in quote di proprietà del condominio. Il nome deriva dal fatto che le quote vengono espresse in millesimi in quanto si attribuisce all’intero condominio il valore ideale di 1.000 e la proprietà di ciascun condòmino viene calcolata e indicata in riferimento a quel valore complessivo. Queste sono normalmente allegate al regolamento condominiale di cui costituiscono un elemento fondamentale essendo un mezzo indispensabile per garantire applicazione a quanto previsto dal regolamento stesso.

Tabelle millesimali: quando si usano

Nella vita di un condominio si fa dunque ricorso con grande frequenza alle tabelle millesimali: queste servono infatti in molteplici circostanze. Le loro funzioni principali sono le seguenti:

  • indicare la proporzione con cui calcolare la quota di ciascun condòmino nella ripartizione delle spese comuni
  • stabilire il valore proporzionale di ciascuna unità immobiliare e quindi il “peso” del proprietario nell’ambito delle votazioni in seno all’assemblea condominiale

 Vista la molteplicità di applicazioni possibili esistono normalmente più tabelle per un solo condominio. C’è la tabella millesimale principale, detta anche “di proprietà”, che indica i valori millesimali delle varie proprietà e serve a suddividere la maggior parte delle spese del condominio e come riferimento per il raggiungimento della maggioranza in sede di delibera assembleare. Ci sono poi tabelle millesimali specifiche che si riferiscono ai beni comuni, ma distinguendo in base al diverso utilizzo che ne fa ciascun condòmino: si pensi alle scale o all’ascensore e al diverso uso che può farne chi abita a piano terra e chi invece risiede all’ultimo piano. Ecco quindi che oltre alla tabella millesimale generale si rivela necessaria quella appunto per scale e ascensore, quella per il riscaldamento, quella per la manutenzione del giardino o del tetto.

Come si calcolano le tabelle millesimali

Il calcolo delle tabelle millesimali è molto complesso e richiede conoscenze specifiche: in particolare come riferimento si tengono normalmente le Circolari Ministeriale n. 12480 del 26/3/1966 e n. 2945/1993. Pertanto si tratta di un lavoro che va affidato a tecnici del settore: in particolare di solito le figure che si interpellano sono quelle del geometra, dell’architetto o dell’ingegnere. Gli elementi che concorrono al calcolo delle quote millesimali sono numerosi. Nell’elaborazione delle tabelle millesimali generali si tengono ad esempio in considerazione la superficie o la cubatura di ciascuna abitazione e anche la destinazione d’uso, l’esposizione, la luminosità, il piano, la funzionalità.

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