mutuo chirografario

Come e perché richiedere il mutuo chirografario

Acquistare una casa senza ipoteca e fideiussioni: si può con un mutuo chirografario. Chi lo concede e con quali vincoli. Qual è la sua durata massima e cosa succede se non si pagano le rate.
23.01.2024 /
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Esiste una particolare forma di mutuo attraverso cui la banca o l’ente creditore non richiede garanzie basate sull’ipoteca ma unicamente sull’impegno del debitore: è il cosiddetto mutuo chirografario.

Mutuo chirografario: cos’è?

Il sostantivo chirografo (che letteralmente significa scritto a mano) indica di norma un documento autografo, destinato a essere assunto come prova in un’eventuale causa o in una contestazione. Con il mutuo chirografario la banca concede dunque una somma di denaro al mutuatario in base a un impegno scritto: la firma del contraente è l’elemento fondamentale attraverso cui è possibile dar forma all’accordo. Chi richiede il mutuo offre sostanzialmente con la propria firma l’impegno formale di restituire quanto ottenuto, insieme agli interessi, attraverso il pagamento delle rate stabilite.

Quando si usa il mutuo chirografario

Tutte le volte che il mutuo non si basa su ipoteche, fideiussioni o altre forme di garanzia, per definizione, si parla dunque di mutuo chirografario. Mutui del genere possono essere richiesti per l’acquisto di un’abitazione o più comunemente per la ristrutturazione o la manutenzione di un’unità immobiliare. Oppure per altri acquisti: autovetture, macchinari, elettrodomestici.

Ristrutturazione o manutenzione straordinaria sono le finalità principali che danno forma ad accordi chirografari, perché questa tipologia di mutui di norma non finanzia cifre elevate. Dato che non c’è una garanzia, il creditore non può infatti assicurare la restituzione con il pegno di un bene definito. Per questo motivo, quando ci si basa solo su una promessa di pagamento (il chirografo), è facile aspettarsi che le banche siano disposte a prestare cifre piuttosto contenute.

Almeno in Italia, ogni volta che si pensa a un mutuo per l’acquisto di un immobile è quasi impossibile non contemplare una garanzia. Tuttavia le banche possono anche essere disposte a erogare finanziamenti senza fideiussioni o ipoteche.

Il mutuatario che richiede un simile finanziamento può essere sia un privato che un’impresa, ma occorre che dimostri innanzitutto solidità patrimoniale e che abbia alle spalle una storia creditizia immune da protesti o segnalazioni al CRIF.

Chi può ottenere un mutuo chirografario

Dato che si applica per prestiti di modesta entità, il mutuo chirografario può essere richiesto senza particolari restrizioni, a parte quelle citate (solidità patrimoniale e storia creditizia scevra da protesti).

Ecco perché simili mutui sono scelti per intraprendere lavori mediamente costosi e da concludere in poco tempo. La cifra ottenibile, usualmente, si aggira attorno poche decine di migliaia di euro.

Prima di ragionare sulla possibilità di ottenere un siffatto mutuo va sottolineato il peso di altro fattore importante: il richiedente deve godere della fiducia dell’istituto bancario a cui si affida per il contratto.

I vantaggi derivanti dalla sottoscrizione di un simile finanziamento sono considerevoli. Si parte dai costi minori dell’operazione e si arriva ai tempi più ristretti nella concessione del mutuo.

In pratica, senza ipoteca, si annullano per esempio i costi per la perizia dell’immobile e per l’iscrizione dell’ipoteca stessa sulla casa. Inoltre, dato che l’accordo si fonda su una semplice scrittura privata, non è necessario il coinvolgimento del notaio.

Quando un privato è interessato a un mutuo chirografario, il finanziamento viene di norma considerato alla stregua di un prestito personale. In questo senso la cifra non è sottoposta ad alcun tipo di vincolo.

Qual è la durata massima di un mutuo chirografario?

Per tutto il resto, il mutuo chirografario presenta caratteristiche del tutto simili a quello di un mutuo ordinario, tranne per il periodo di rimborso, che varia tra i due e i sei anni. I tassi di interesse sono invece più elevati rispetto alla media dei prestiti consueti.

Anche per questo tipo di mutuo i tassi possono essere fissi o variabili. E subiscono il peso dello spread (il più importante rilevatore dello stato di salute delle economie dei Paesi europei: la differenza tra il tasso di rendimento di un’obbligazione statale nazionale, come i BTP, e i bund tedeschi, cioè i titoli presi a riferimento per solidità e stabilità dall’Italia e altri Stati). Ecco perché a volte i tassi dei mutui chirografari possono eventualmente superare il 4%. Gli indici sono inevitabilmente più alti perché la mancanza di ipoteca può comportare un maggior rischio per il creditore.

Per molti istituti di credito il finanziamento massimo è di 80.000 euro per le persone fisiche. Il limite sale a 120.000 euro per le società. E anche per le aziende il tempo per il rimborso non supera mai i dieci anni.

Cosa succede se non si paga un mutuo chirografario?

Quando non si è in grado di pagare una rata del mutuo chirografario, in molti casi scattano gli interessi di mora. E non è tutto… Il nominativo del mutuatario viene inserito nelle centrali rischi, e diventa un “cattivo pagatore”. Succede quando sono già trascorsi più di 120 giorni dal ritardo del pagamento oppure quando non è stato effettuato il pagamento di quattro rate.

Ci sono anche altre criticità da tenere in considerazione. Quando non si paga una rata si rischia anche di perdere il beneficio del termine, e così il mutuatario potrebbe essere costretto a ripagare il debito (con gli interessi) in un’unica soluzione. Bisogna quindi fare molta attenzione ai contratti e alle varie clausole.

Il contratto fra le parti stabilisce la periodicità del rimborso. Può essere previsto il pagamento di quote di importo costante, crescente o decrescente. Tutto ciò dipende in genere dalla situazione economica del debitore.

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