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Affitti e coronavirus: come ottenere lo sconto sul canone

Per gli affittuari in difficoltà economica esiste la possibilità di chiedere al proprietario dell’immobile uno sconto sul canone di locazione.
06.04.2020 /
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Gli affittuari in difficoltà possono farne richiesta: ecco come funziona l’accordo per la riduzione del canone di locazione

Tra gli effetti che l’emergenza sanitaria sta avendo in Italia sul settore immobiliare ci sono quelli che riguardano il mercato degli affitti. Tra coloro i quali si trovano o si troveranno in difficoltà economica, in seguito al diffondersi del coronavirus e al conseguente lockdown previsto dal governo, ci sono infatti certamente molti affittuari. Per chi vede la propria rendita o lo stipendio ridotti o addirittura azzerati, continuare a pagare l’affitto può diventare infatti molto complicato se non addirittura impossibile. Per tutte queste persone esiste la possibilità di chiedere al proprietario dell’immobile uno sconto sul canone di locazione. Vediamo di cosa si tratta e come ottenerlo.

Riduzione del canone di affitto: come funziona

Per i locatari è possibile chiedere una sorta di sconto al locatore: un alleggerimento del canone di affitto, per un periodo di tempo limitato, vista la particolare situazione economica e sociale creatasi a causa della pandemia di Covid-19. Una possibilità che non prevede nessuna novità dal punto di vista normativo: si tratta infatti di un’opzione attivabile sempre, ma che vede un forte aumento delle richieste in questo momento di eccezionale difficoltà.

Lo strumento per ottenere la riduzione della quota mensile è infatti un accordo tra le parti: l’affittuario può proporlo al locatore il quale può decidere di accettare oppure no. In questo secondo caso è possibile interpellare associazioni di inquilini oppure organismi di mediazione per capire come risolvere la controversia. Nel caso in cui il conduttore scelga invece di accettare la rimodulazione al ribasso del canone di affitto, egli sarà soggetto a una tassazione più bassa: pagherà meno tasse semplicemente perché le imposte sulla locazione si pagano in base all’importo indicato nel contratto. Per essere efficace, anche ai fini della minore imposizione fiscale per il titolare dell’immobile, l’accordo di riduzione temporanea del canone deve essere quindi debitamente registrato.

L’accordo per la riduzione del canone di affitto

L’accordo che prevede uno sconto sulla quota mensile di affitto deve quindi specificare a quale contratto di locazione fa riferimento. Necessari sono anche i dati dei due sottoscriventi – locatario e locatore – oltre all’indicazione del nuovo canone di affitto concordato e del periodo di tempo per cui resta in vigore la riduzione. Come detto è fondamentale che il documento venga debitamente registrato presso l’Agenzia delle Entrate, ma per agevolare le procedure in un periodo di mobilità ridotta e chiusura degli uffici, è stato sospeso l’obbligo di registrazione entro 30 giorni: il termine è stato prorogato al mese di giugno. L’atto inoltre può essere inviato via email, non obbligatoriamente da un indirizzo di posta elettronica, secondo quanto indicato dalla stessa Agenzia delle Entrate. Non sono dovute spese di registro né bollo. L’accordo per ottenere un alleggerimento del canone di affitto può essere stipulato in relazione a qualsiasi tipologia di contratto di locazione, a prescindere dal regime fiscale e dalla durata dello stesso.

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