previsioni tassi mutui 2018

Mutui: i tassi bassi dureranno ancora alcuni mesi

Nonostante l'imminente conclusione del Quantitative Easing, per chi fosse interessato a comprare casa c’è sicuramente ancora almeno qualche mese di tempo per approfittare di un contesto molto favorevole.
12.09.2018 /
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L’imminente interruzione del Quantitative Easing non determinerà una brusca interruzione delle condizioni favorevoli oggi presenti

Per chi desiderasse acquistare casa gli ultimi anni sono stati particolarmente favorevoli, soprattutto per quanto riguarda i prezzi, ma anche in riferimento alla politica di credito delle banche. Ottenere un mutuo, a partire in particolare dal 2016, si è rivelato infatti molto più semplice che nel periodo precedente e anche i tassi di interesse si sono abbassati, rendendo il desiderio di comprare un immobile più facile da realizzare per molti privati e famiglie. Un fenomeno determinato da più fattori, ma su cui a incidere particolarmente è stato senza dubbio l’avvio, nel marzo del 2015, del Quantitative Easing, il piano di espansione monetaria della BCE finalizzato a stimolare la crescita economica. Questo strumento è tuttavia ormai in scadenza: il programma, già in progressiva riduzione a partire da ottobre 2018, terminerà definitivamente alla fine dell’anno. Un fatto che rischia di compromettere le condizioni attualmente particolarmente positive per l’accesso al credito, ma per chi fosse interessato a comprare casa c’è sicuramente ancora almeno qualche mese di tempo per approfittare di un contesto molto favorevole.

MUTUI: TASSI MAI COSÌ VANTAGGIOSI

La fine dell’estate e l’avvicinarsi quindi della fine del Quantitative Easing, nonostante alcuni timori iniziali, non ha comportato un aumento dei tassi di interesse. Anzi il periodo autunnale si prospetta particolarmente positivo: per i mutui a 20 anni i tassi variabili si attestano intorno allo 0,50%, mentre i fissi si aggirano intorno all’1,40% e scendono addirittura a sotto l’1% nel caso di credito decennale. Per quanto riguarda inoltre i mutui a tasso variabile, l’Euribor – il tasso medio di riferimento, calcolato giornalmente, per quanto riguarda le transazioni finanziarie in euro tra le principali banche europee – è sotto lo zero e si stima che raggiungerà l’1% non prima del 2023. E anche i mutui a tasso fisso restano convenienti: l’Eurirs, il relativo tasso medio di riferimento, con durata 20 anni si aggira intorno all’1,40%, diminuendo ancora per le scadenze a 15 e 10 anni.

MUTUI SCONTATI E MINI-TASSI

Per la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno 2018 si parla quindi di mutui scontati e di mini tassi di interesse che rendono il periodo molto favorevole, per chi fosse interessato ad acquistare un’abitazione o più genericamente un immobile. C’è tuttavia da non prendersela troppo comoda: anche se alcune previsioni particolarmente ottimistiche rassicurano sul permanere di un positivo mercato dei mutui almeno fino alla fine del 2019, alcune variabili di politica nazionale e internazionale potrebbero causare un più veloce mutamento dello scenario di riferimento. Come per quanto riguarda eventuali richieste di surroga o di surroga della surroga, il consiglio è quindi di informarsi presso istituti di credito di fiducia e in generale di muoversi il più rapidamente possibile.

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