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Tasse sulla casa: cosa cambia nel 2019

Importanti novità entreranno in gioco, nel 2019, per quanto riguarda le tasse sulla casa, in particolare Imu e Tasi.
20.02.2019 /
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Per il 2019 eliminato il blocco delle aliquote, accantonata la nuova Imu: ecco cosa ci dobbiamo aspettare dalle tasse sulla casa.

Importanti novità sembrano destinate a entrare in gioco, nel 2019, per quanto riguarda le tasse sulla casa. Due sono in particolare i fronti sui quali si è giocata la partita delle imposte a livello nazionale: il blocco delle aliquote, che è stato ormai ufficialmente eliminato dal governo per il nuovo anno, e la nuova Imu, o Imu unica o Imu + Tasi, che era stata disegnata nel “Testo unico dell’Imu” – un emendamento alla Legge di Bilancio 2019 presentato da Alberto Gusmeroli, vicepresidente leghista della Commissione Finanze della Camera – ma che, almeno per quest’anno, è stata definitivamente accantonata.

Prima di entrare nel merito delle due questioni togliamo ogni dubbio su un aspetto molto importante: dal pagamento dei due tributi principali – Imu e Tasi – resteranno esenti le prime case, se non di lusso, come accade ormai da diversi anni. Di sicuro inoltre ci sono già le scadenze relative alle tasse sulla casa per il 2019: il primo appuntamento, con l’acconto, è fissato al 17 giugno, mentre il saldo è previsto per il 16 dicembre.

Nel 2019 eliminato il blocco delle aliquote

Come era stato già annunciato alla fine del 2018 da esponenti del governo, la Legge di Bilancio 2019 non prevede il blocco delle aliquote per quanto riguarda i tributi locali. Si tratta di una novità significativa rispetto agli anni passati, novità che consiste sostanzialmente nell’eliminazione dei limiti, precedentemente esistenti nei confronti degli enti locali, alla libertà di aumentare i tributi di propria competenza. Il blocco è contenuto nella manovra fiscale dall’anno 2016 – poi prorogato anche per il 2017 e per il 2018 – e, negli ultimi tre anni, ha mantenuto ferme le aliquote e le tariffe locali, rimaste quindi obbligatoriamente quelle deliberate nel 2015. Ovviamente tra queste rientrano anche Imu e Tasi che, a partire dal 2019, potranno essere quindi ritoccate al rialzo dai Comuni. Inoltre, sia per il 2019 che per il 2020, è stata confermata la possibilità di mantenere la maggiorazione dello 0,8 per mille sulla Tasi per i Comuni che l’hanno prevista già negli anni passati.

La nuova IMU 2019

Per il 2019 c’era inoltre la possibilità dell’entrata in vigore di una nuova tassa unica sulla casa. Si tratta di quella che è stata definita nuova Imu o appunto Imu unica o Imu+Tasi: l’idea era infatti quella di accorpare Imu e Tasi con un’aliquota massima all’11,4 per mille. L’obiettivo era quello della semplificazione, di fatto però con un innalzamento della quota massima esigibile che ad oggi è fissata al 10,6 per mille e arriva all’11,4 solo nei Comuni nei quali è applicata la maggiorazione dello 0,8 sulla Tasi (circa il 14% del totale). Questa riforma tuttavia, almeno per quest’anno, è stata definitivamente accantonata.

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