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Bonus casa sicura: cos’è e chi può farne richiesta

Casa Sicura, nota anche con il nome di Sismabonus, permette di accedere a importanti agevolazioni fiscali per le opere di messa in sicurezza sismica.
15.10.2019 /
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Detrazione fiscale fino all’80% della spesa per chi interviene riducendo il rischio sismico di un edificio

La messa in sicurezza antisismica è certamente fondamentale ed è auspicabile che, sempre di più, sia al centro delle politiche sulla casa. Un’importante iniziativa in questo senso è quella messa in atto dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel 2017. Si chiama Casa Sicura, ma è nota anche con il nome di Sismabonus e permette di accedere a importanti agevolazioni fiscali per le opere di messa in sicurezza sismica i cui pagamenti ricadono nel periodo compreso tra gli anni 2017 e 2021.

Il bonus Casa Sicura 2019

L’agevolazione consiste in una detrazione fiscale. In particolare i beneficiari possono detrarre, nell’ambito della dichiarazione dei redditi, una percentuale che va dal 50% all’85% a seconda del tipo di intervento realizzato, su una spesa massima di 96mila euro. La detrazione di base è quindi della metà dell’importo speso mentre arriva al 70% se si passa a una classe di rischio inferiore rispetto a quella precedente e all’80% se si passa a due o più classi di rischio inferiori sempre rispetto a quella di partenza. La riduzione del rischio per l’edificio interessato si valuta sulla base di una graduatoria composta di 8 classi che vanno da A+ (rischio minore) a G (rischio maggiore). L’agevolazione è ripartita in cinque quote annuali uguali che vengono riconosciute a partire dall’anno in cui sono stati pagati gli interventi. Nel caso di parti comuni dei condomini il bonus si calcola su una spesa massima di 96mila euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono il condominio e arriva al 75% se si passa a una classe di rischio sismico inferiore e all’85% se si passa a due o più classi di rischio inferiori.

Per quali immobili si ha diritto all’agevolazione

Oggetto di questa misura sono edifici con destinazione d’uso residenziale – sia prima che seconda casa – ma anche parti comuni di condomini e immobili adibiti ad attività produttive. Per rientrare nel bonus gli edifici devono essere situati nelle zone sismiche 1, 2 o 3 che coprono quasi l’intero territorio nazionale: per sapere in quale zona si trova un determinato Comune è possibile consultare l’apposita sezione del sito della Protezione Civile.

Detrazioni Bonus Casa Sicura

Per ottenere la detrazione è necessario classificare il rischio sismico dell’immobile prima e dopo aver effettuato i lavori e indicare nella dichiarazione dei redditi l’ammontare della spesa sostenuta. La valutazione del rischio sismico e dell’efficacia delle opere realizzate deve essere effettuata dai professionisti incaricati della progettazione strutturale, della direzione dei lavori e del collaudo statico, secondo le rispettive competenze. Ha diritto alla detrazione solo chi ha sostenuto la spesa dei lavori, effettuati secondo quanto indicato per legge e debitamente certificati. Solo nel caso di interventi sulle parti comuni di edifici condominiali si può scegliere, al posto della detrazione fiscale, di cedere il credito ai fornitori che hanno effettuato i lavori oppure ad altri soggetti privati.

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