casa carlo verdone monteverde
12.04.2018 /

Le case romane di Carlo Verdone

Dall’abitazione storica di rione Regola all’attuale appartamento di Monteverde

Oggi Carlo Verdone abita nel quartiere di Monteverde vecchio, un’abitazione che non ha mai aperto ai media e di cui quindi non si hanno immagini o una descrizione precisa. Una scelta che fa parte di quella riservatezza che ha sempre accompagnato la vita dell’amatissimo attore e regista romano. Tuttavia è possibile carpire alcuni dettagli relativi alla casa, da interviste o dichiarazioni uscite nel corso degli anni.

In particolare sappiamo che si tratta di un attico di grande pregio, circondato dal verde e arricchito da opere d’arte anche molto ricercate: tra queste è diventata ormai molto popolare la scultura del busto di Nerone che Verdone ha simpaticamente coinvolto nel video di esultanza condiviso su Facebook in occasione della partita Roma-Barcellona, conclusasi 3 a 0 e valida per i quarti di finale di Champions League 2018. È noto inoltre che un elemento distintivo della casa di Monteverde è senza dubbio la terrazza da cui si può godere di una delle viste più belle su Roma, spaziando dal Gianicolo a Ponte Sisto, da Palazzo Farnese alla Sinagoga, fino quasi al mare.

E tra le meraviglie che è possibile scorgere da quel suo affaccio, il protagonista di alcune delle commedie italiane più popolari sa localizzare con estrema precisione quella che, forse ancor più di quella attuale, è stata “casa Verdone”. Si tratta dell’abitazione in Via Lungotevere dei Vallati n. 2, rione Regola, in cui l’artista è nato e cresciuto, insieme ai suoi fratelli e ovviamente ai genitori. Una casa che l’attore ha reso celebre raccontandola e raccontando moltissimi episodi della sua vita al suo interno, nel suo primo libro “La casa sopra i portici” edito da Bompiani nel 2012.

Verdone parla di quel luogo con amore e nostalgia: “un grande appartamento di fine ottocento con un magnifico terrazzo che ha regalato i più bei colori alle nostre anime”. Il libro, che è a tutti gli effetti un’autobiografia, è tutto fortemente incentrato sull’abitazione che è stata per il protagonista, fin da piccolissimo, il teatro di tanti incontri con attori e registi. Il padre, Mario Verdone, era infatti critico cinematografico e la sua casa era frequentemente visitata da personaggi come Federico Fellini, Cesare Zavattini, Pier Paolo Pasolini e Alberto Sordi: quest’ultimo diventerà, per Carlo Verdone, un vero e proprio mentore.

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