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Ascensori: appello della CNA per aumentare gli standard di sicurezza

In Italia da tempo si parla della necessità di un aggiornamento della normativa sugli ascensori che incrementi gli standard di sicurezza, portandoli tra l’altro ai livelli richiesti dall’Ue.
26.04.2018 /
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Intervento indispensabile per i 700.000 impianti installati in Italia prima del 1999

Quando saliamo in ascensore crediamo di poter stare tranquilli che l’impianto sia sicuro, sempre controllato e adeguatamente sottoposto a manutenzione in base alla normativa vigente. Tuttavia non è proprio così perché le disposizioni di legge in materia, in Italia, sono da tempo oggetto di controversia per la necessità, rilevata da associazioni e imprese, di un aggiornamento che incrementi gli standard di sicurezza, portandoli tra l’altro ai livelli richiesti dalla UE.

ASCENSORI IN ITALIA: I NUMERI

A chiedere un intervento nel settore è in particolare la CNA e proprio la Confederazione fornisce interessanti numeri relativi all’argomento: l’Italia detiene il primato mondiale in termini di ascensori esistenti, con circa 870.000 impianti che ogni giorno effettuano 100 milioni di corse. L’ascensore è quindi il mezzo di trasporto più utilizzato dagli italiani, ma è un mezzo di trasporto che deve essere continuamente revisionato e manutenuto. Circa il 40% degli ascensori in servizio nel nostro Paese è infatti in funzione da più di 30 anni e almeno il 60% non è dotato delle moderne tecnologie che garantiscono il maggior livello di sicurezza per gli utenti.

ADEGUAMENTO ALLE NORME DI SICUREZZA PER GLI ASCENSORI

La CNA chiede quindi che venga almeno reso obbligatorio l’adeguamento alle norme di sicurezza dei circa 700.000 impianti di elevazione installati prima del 1999 e che presentano livelli di sicurezza inferiori rispetto agli standard definiti dalla Direttiva 95/16/CE.

Le misure da adottare riguardano:

  • i dispositivi di arresto da modificare per ottenere un buon grado di precisione del livello di arresto della cabina ed una progressiva decelerazione
  • i rivelatori di presenza umana o animale da installare sulle porte a chiusura comandati
  • i sistemi di allarme da modificare in modo da avere un collegamento permanente bidirezionale con un servizio di intervento rapido, ai sensi della norma UNI EN 81-28
  • gli impianti di illuminazione di emergenza da installare nelle cabine che funzionino in caso di guasto dell’alimentazione principale, con tempi di funzionamento sufficienti per consentire il normale intervento dei soccorsi

COSTI E POLEMICHE

La Confederazione dell’Artigianato e della Piccola e Media impresa sottolinea che sui circa 700mila impianti installati prima del 1999 sono stati eseguiti, nel corso degli anni, numerosi interventi di adeguamento della sicurezza, “in occasione di interventi di modernizzazione che necessariamente vengono effettuati su impianti che hanno un’anzianità di servizio mediamente molto elevata”. Quindi, anche se non sono affatto rari, soprattutto nei centri storici delle grandi città, gli ascensori installati nella prima metà del secolo scorso e tuttora in funzione, anche su questi si dovranno effettuare lavori più o meno impegnativi – oppure non se ne dovranno effettuare affatto – a seconda della presenza o meno dei dispositivi necessari ad eliminare i rischi.

 

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